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Violenza di genere

Nel nostro impegno per la giustizia e l'uguaglianza, vogliamo affrontare la violenza di genere. Si tratta di qualsiasi atto che pregiudica o lede una persona basandosi sul suo genere. Attraverso la consapevolezza e l'educazione, sfidiamo gli stereotipi e promuoviamo un ambiente sicuro per tutti. Sosteniamo le vittime e lavoriamo per eliminare l'ingiustizia di genere. Unisciti a noi nel cambiamento. #StopViolenzadiGenere #UguaglianzaDiGenere

Brevi accenni:

  1. Assistenza alle vittime: La legge prevede una serie di misure per fornire supporto alle vittime, compresi servizi di consulenza e assistenza legale.
  2. Aggravanti e pene più severe: La legge stabilisce che, in caso di violenza domestica, le pene previste per l'aggressore possano essere aumentate se il reato viene commesso contro un membro della famiglia o una persona con la quale la vittima ha o ha avuto una relazione affettiva.
  3. La querela (ossia la denuncia dei fatti) nel reato diventa irrevocabile se si è in presenza di gravi minacce ripetute, ad esempio con armi. Resta, invece, revocabile negli altri casi, ma la remissione può essere fatta solo in sede processuale davanti all’autorità giudiziaria al fine di garantire la libera determinazione della vittima;
  4. In caso di percosse o lesioni, il questore può ammonire il responsabile aggiungendo anche la sospensione della patente da parte del prefetto. Non sono ammesse segnalazioni anonime, ma è garantita la segretezza delle generalità del segnalante;
  5. In caso di flagranza di reato (ossia il caso di chi viene sorpreso mentre commette un reato), è obbligatorio l’arresto anche nel caso di maltrattamenti in famiglia e stalking;
  6. Al di fuori dell'arresto obbligatorio, la polizia giudiziaria, se autorizzata dal Pm e se ricorre la flagranza di gravi reati (tra cui lesioni gravi, minaccia aggravata e violenze), può applicare la misura dell'allontanamento d'urgenza dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa;
  7. Chi viene allontanato dalla casa familiare potrà essere controllato attraverso strumenti elettronici (braccialetto elettronico ma anche intercettazioni telefoniche);
  8. Ottenere un ordine di restrizione: Se ritieni che tu o i tuoi figli siate in pericolo, puoi chiedere un ordine di restrizione dal tribunale che proibisce all'aggressore di avvicinarsi a te o alla tua residenza, e lo obbliga a pagare il mantenimento per te ed i tuoi figli.
  9. Divieto di avvicinamento: L'aggressore non può avvicinarsi entro una determinata distanza dalla vittima o dalla sua residenza, luogo di lavoro o scuola.
  10. Divieto di contatto: L'aggressore non può comunicare con la vittima tramite telefono, messaggi, social media o altri mezzi.
  11. Divieto di frequenza: L'aggressore non può frequentare determinati luoghi in cui la vittima è solita andare, come bar, ristoranti o palestre.
  12. Obbligo di rilascio: L'aggressore può essere ordinato a rilasciare beni o proprietà appartenenti alla vittima.

Cosa fare in caso di pericolo?

  1. Cerca un luogo sicuro: se ti trovi in una situazione di violenza, il primo passo è cercare un luogo sicuro. Questo potrebbe essere a casa di un amico o un parente, un rifugio per le vittime di violenza domestica o persino un albergo.
  2. Nel caso in cui la vittima avesse bisogno di cure sanitarie immediate deve rivolgersi al Pronto Soccorso, gli operatori sanitari oltre a offrirle le cure sanitarie le indicheranno il percorso da intraprendere per difendersi dall’autore di violenza;
  3. Chiama le forze dell'ordine: Se la tua sicurezza è minacciata o hai bisogno di assistenza immediata, chiama il 112 o i servizi di emergenza. Spiega la tua situazione in modo chiaro e fornisci loro quante più informazioni possibili sulla situazione.
  4. Contatta un centro antiviolenza: In molte comunità, ci sono centri antiviolenza che offrono supporto, consulenza e informazioni alle vittime di violenza domestica. Contattane uno per ottenere assistenza e consulenza. 1522 gratuito, anonimo e senza credito.
  5. Informa amici e familiari: Parla con persone di tua fiducia e fai loro sapere della tua situazione. Possono offrire supporto emotivo e fisico in momenti difficili, e possono essere anche chiamati a testimoniare in tuo favore.
  6. Crea un piano di sicurezza: pianifica come puoi proteggere te stessa e i tuoi figli in caso di emergenza. Questo può includere avere un kit di emergenza, un piano di fuga e memorizzare i numeri di telefono importanti.

Come si può denunciare?

Denunciare la violenza domestica è un passo cruciale per porre fine all'abuso e garantire la sicurezza delle vittime. Rivolgersi alle forze dell’Ordine (polizia, carabinieri ecc) o un avvocato specializzato in diritto penale. A seconda dei reati che la vittima ha subito, con l’aiuto delle forze dell’ordine o del difensore, la stessa presenterà una denuncia o una querela.
COME INDICARE LE PROVE:
Nell’atto denuncia/querela deve essere descritto in modo dettagliato il fatto di reato, il giorno in cui si è consumato, l’indicazione del luogo e, se possibile, in quale circostanza, se si tratta di reato abituale almeno indicare quante volte alla settimana o al mese è capito di subire reato. E’ consigliabile tenere un diario, e prendere spunto da quello. È altrettanto importante indicare l’eventuale presenza di testimoni o di telecamere di videosorveglianza che siano in grado di confermare quanto sostenuto alla vittima. Devono anche essere riportati gli eventuali referti del pronto soccorso nel caso in cui la vittima ci si sia recata oppure delle immagini che illustrano i segni di violenza presenti sulla vittima a seguito dell’accaduto. Si possono produrre i messaggi whatsapp, sia con screenshot sia esportando la conversazione, l’importante è che tutta la chat sia sempre disponibile sullo smartphone, da cui non deve mai essere cancellata. Si possono produrre audio, video ed immagini.

Suggerimenti e richieste.

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